Lungo il percorso avviato all'insegna del canto di montagna e di guerra, la storia del Coro Monte Pasubio si è via via arricchita attraverso una rete sempre più estesa di relazioni: dal Comune alla Provincia, alla Regione, all'intero Paese e poi, fuori Italia, a comunità e terre straniere.Contestualmente alla vicenda umana, è maturata un'identità, resa esplicita dalla ricerca di radici nel canto polesano, divulgato nelle tante manifestazioni etnomusicali in Italia e all'estero.La formazione musicale originaria, ristretta all'inizio al modello del canto trentino e del suo magistrale interprete, la SAT, si è gradulamente affinata e precisata in un gusto, uno stile, una sonorità densa di emozioni e colori, mentre il paesaggio musicale si faceva più vasto e complesso.Per il nostro Coro, la svolta è maturata con l'incisione dell'LP di soli canti polesani nel 1982 e la successiva pubblicazione dei relativi spartiti musicali, in virtù dell'impegno di ricerca ed elaborazione di Nazzareno Fogagnolo e Piero Avanzi. Dal 1982 in poi, altri LP e CD, con un'attenzione crescente all'impostazione delle voci e alla tecnica di esecuzione.Come in uno specchio annerito dal tempo, riconosciamo, a distanza di quarant'anni, le voci fresche di allora, ma l'impasto si è fatto più omogeneo e maturo e la società, intorno a noi, è profondamente mutata.Cantare il repertorio delle origini è come riscoprire un mondo familiare, che trascolora in lontananza.Verso quel mondo, il sentimento è più contenuto: "calore di fiamma lontana" direbbe il poeta. Si è in un certo senso compiuta una stagione di straordinaria passione umana e musicale, i cui contenuti desideriamo trasmettere alle nuove generazioni. Essi sono intrisi di sensibilità e fedeltà allo spirito e alle istituzioni della Comunità Polesana, di cui ci sentiamo parte attiva e integrante.Claudio Garbato, corista
Pubblicato il 2006-11-11 18:23:27